L'obiettivo del progetto Gruppi di cammino è quello di strutturare percorsi motori allenanti, adeguati, costanti ed adattati alle esigenze del gruppo, alternando settimanalmente percorsi extraurbani diversi per percorso e per superficie di passaggio. Attraverso questa attività si mira ad allenare la capacità aerobica sia per svolgere un percorso a carattere davvero allenante sia per comprendere i meccanismi fisiologici del proprio corpo e conoscere meglio le proprie abilità motorie, prendendo visione dell'evoluzione del proprio percorso allenante grazie ad un puntuale e corretto monitoraggio dei parametri relativi (frequenza cardiaca, conto dei passi, calorie consumate...).
Il tutto per allontanare i diversi fattori di rischio per la salute e creare una rete che mette al centro la persona, stimolandola ad attuare e mantenere un corretto stile di vita “attivo” . Il percorso mira ad una riscoperta dell'efficacia della motricità e di una più consapevole percezione del proprio corpo, utilizzando il movimento come strumento attivo del benessere e promotore di una cultura sportiva. Nel contempo, i gruppi di cammino, promuovono anche un importantissimo obiettivo sociale quale il favorire la socializzazione, la creazione di un gruppo di relazioni virtuose.
CHE COS’È UN GRUPPO DI CAMMINO?[1]
Un Gruppo di cammino è attività motoria spontanea svolta in modo collettivo all’interno del contesto locale di appartenenza. Camminare è una forma di esercizio fisico vantaggiosa per tutte le età, in grado di migliorare la qualità della vita senza costi economici.
Nel gruppo verrà individuato un operatore Laureato in Scienze motorie o diplomato ISEF chiamato “walking leader” che assume la funzione di capo gruppo e sostiene e monitora i partecipanti; esso diviene il punto di riferimento: è infatti il conduttore, che conosce il percorso, contribuisce a organizzare il calendario delle uscite, accoglie i partecipanti e supervisiona la passeggiata.
Il successo di un Gruppo di cammino dipende dal clima familiare che s’instaura tra le persone: il compito del Capo passeggiata è proprio quello di creare un’atmosfera positiva, di fiducia e attenzione reciproca
COME FUNZIONA UN GRUPPO DI CAMMINO?
Un Gruppo di cammino decide il proprio percorso in base alle preferenze dei partecipanti scegliendo la base di partenza, la cadenza settimanale e l’orario degli incontri. Nel fare questo tiene conto della sicurezza dell’itinerario e della stagione. Durante il cammino ogni persona stabilisce liberamente in base alle proprie attitudini la lunghezza del proprio tragitto e la velocità di percorrenza.
La partecipazione al gruppo è libera, prevede una quota di adesione annuale (per la copertura assicurativa € 10,00 e all’associazione € 20,00) ed una quota mensile di partecipazione pari a € 20,00.
I partecipanti verranno dotati di pettorina fluorescente, e potranno dotarsi di contapassi.
I partecipanti verranno inoltre sottoposti ad una misurazione periodica dello stato di salute, dei parametri e valori funzionali, nello specifico l’ATS Val padana si occuperà anche di una rilevazione specifica in fase di avvio, in itinere e a conclusione del percorso supportando anche i partecipanti con consigli specifici su una sana alimentazione.
Le uscite prevedono due allenamenti a settimana da circa un’ora e mezza ciascuno (di cui 60 minuti per la camminata).
Il gruppo potrà avviarsi al raggiungimento di almeno 6 iscritti.
CHI PUÒ ADERIRE A UN GRUPPO DI CAMMINO?
Qualunque persona in condizioni di buona salute e con predisposizione all’allenamento aerobico. Camminare fa bene a tutti, giovani, adulti e anziani.
Quali benefici si ottengono dal camminare e dall’essere attivi?[2]
Il cammino comporta cinque tipi di benefici individuali più uno per la comunità.
1. benessere soggettivo: L’attività fisica regolare contribuisce a farci sentire meglio attraverso:
• la riduzione dello stress e dell’ansietà, infatti alcune sostanze (endorfine) rilasciate nell’organismo durante l’attività fisica inducono il senso di benessere, migliorando anche la qualità del sonno
• la riduzione della tendenza alla depressione anche in rapporto al rafforzamento delle relazioni interpersonali
• l’aumento dell’ autostima e della capacità di attenzione
• l’aumento dell’autonomia personale e della cura di sé (capacità di badare a se stessi).
2. benefici per la salute: Camminare migliora la condizione fisica complessiva e il benessere mentale:
• aumenta la capacità di compiere lavoro fisico
• accresce l’aspettativa di vita e riduce il rischio di morte prematura; alcuni studi hanno dimostrato che pensionati che camminano per più di 3 chilometri ogni giorno vivono più a lungo
• aumenta il grado di mobilità e la flessibilità delle articolazioni: in caso di artrosi aumenta la scioltezza e si riduce il dolore. Riduce del 40% la perdita di motilità legata all’età;
• migliora la qualità del sonno, si riducono i livelli di ansia
• rispetto agli altri tipi di esercizio fisico il cammino comporta minima pericolosità
• l’attività fisica, se svolta tutta la vita, si dimostra legata alla riduzione del rischio per la
malattia di Alzheimer.
3. Prevenzione delle cadute:Vari studi hanno dimostrato che la riduzione della forza muscolare, della coordinazione, della flessibilità e dell’equilibrio sono tutti fattori di rischio di caduta nei soggetti anziani, le cui conseguenze sono spesso gravi (es. frattura di femore ,mortalità elevata).
L’attività fisica riduce questo rischio e mantiene l’autonomia funzionale in quanto:
• aumenta la forza muscolare
• migliora l’equilibrio
• migliora le posture (cioè le posizioni statiche che assumiamo quando stiamo fermi)
• migliora la coordinazione dei movimenti
• contribuisce a irrobustire le ossa nei confronti dell’osteoporosi.
4. Meno rischio di ammalarsi
Si è osservato che l’esercizio fisico regolare si associa a:
• rischio di malattie cardiovascolari ridotto del 50% . Durante l’attività fisica anche il cuore “si allena” e questo lo rende più forte e in grado di pompare maggiore quantità di sangue con minore sforzo
• maggiore densità, e quindi forza, delle ossa. Il sorreggere il peso corporeo e l’azione meccanica dei muscoli stimola la rigenerazione delle ossa da parte delle cellule deputate alla ricostruzione. E’ questa la ragione per cui insieme al cammino sono raccomandati alcuni esercizi di rafforzamento muscolare
• rischio di manifestare forme tumorali ridotto per alcune forme fino al 40%
• rischio di manifestare diabete (di tipo 2) ridotto del 50%. L’esercizio contribuisce anche a controllare i livelli di zucchero nel sangue
• rischio d’ictus ridotto. L’ictus è infatti più frequente tra coloro che fanno poco o nessun esercizio fisico regolare
• incidenza della pressione alta (ipertensione) ridotta del 30%
• riduzione del colesterolo
• incidenza dell’ obesità ridotta del 50% 16
5. Miglior controllo del peso
Il cammino come attività fisica aumenta il consumo energetico e, se associato a una sana alimentazione, contribuisce alla riduzione del peso corporeo.
6. Benefici anche per l’ambiente
Camminare invece di utilizzare mezzi di trasporto aiuta a:
• ridurre l’inquinamento atmosferico, da rumore e
da traffico veicolare
• migliorare la vita nell’ambiente urbano.
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