Nell’aprile 2009, il terremoto che scosse l’Abruzzo, scosse profondamente anche tutti gli italiani. In quei giorni ci interrogammo su cosa potevamo fare per dare un segno tangibile di aiuto alle popolazioni colpite dal sisma, domandandoci che cosa avremmo desiderato noi se ci fossimo trovati nella stessa condizione. E fu proprio pensando agli amministratori dei comuni colpiti che non potemmo fare a meno di considerare le difficoltà in cui si trovavano ad operare, i problemi che dovevano affrontare, che andavano ad aggiungersi a quelli già allora esistenti a causa di una crisi da poco iniziata.
Fu così che nacque l’idea di individuare un Comune su cui concentrare i nostri sforzi, in modo che il contributo dei pandinesi potesse risultare tangibile e significativo per quel comune. Decidemmo anche di non intervenire subito, ma nella seconda fase, quella della ricostruzione, perché troppo spesso è accaduto in passato che, una volta conclusa la prima fase dei soccorsi alle popolazioni colpite, caratterizzata da un’emotività e un senso di solidarietà universali, una volta spenti i riflettori, l’interesse si spostasse su altri temi, e la ricostruzione rimanesse solo un problema locale.
La proposta fu discussa dal Consiglio Comunale in due sedute, la prima il 20 aprile 2009, che approvò all’unanimità la decisione di devolvere un contributo di 50.000 € ad un comune terremotato, la seconda il 9 febbraio 2010, che confermò la volontà di procedere dopo che il governo aveva negato la richiesta di autorizzazione ad escludere la somma dal Patto di Stabilità, ma rimandò la decisione al Consiglio subentrante, dal momento che alla fine di marzo si sarebbero tenute le elezioni amministrative.
Nel frattempo, la Giunta aveva condotto un’istruttoria che aveva portato, ad individuare quale possibile beneficiario il Comune di Castel del Monte, in provincia de l’Aquila. Un comune all’interno del cosiddetto “cratere” del terremoto, che aveva subito importanti danni, anche se per fortuna nessuna perdita umana. Un Comune che, come noi, fa parte del Club dei Borghi più Belli d’Italia, grazie alla struggente bellezza del suo centro storico, arroccato a 1.300 metri d’altitudine sul massiccio del Gran Sasso, nei pressi dell’altopiano di Campo Imperatore.
Dopo le elezioni e l'insediamento della nuova Amministrazione e del nuovo Consiglio, la questione venne nuovamente esaminata e, nella seduta del Consiglio Comunale del 10 giugno 2010, la proposta fu approvata per la terza, definitiva volta, con 15 voti favorevoli, un astenuto e un contrario.
Ottenuto il benestare definitivo, si procedette quindi insieme all’Amministrazione di Castel del Monte, decidendo anzitutto che il nostro contributo sarebbe stato destinato alla ristrutturazione del centro di aggregazione giovanile e della biblioteca comunale, danneggiati dal sisma.
Il contributo di 50.000€ venne formalmente consegnato il 21 Luglio 2010, nel corso di una cerimonia pubblica nella sala Consiliare del Comune di Pandino, alla presenza delle due amministrazioni, del Presidente del Club dei Borghi più Belli d’Italia, Fiorello Primi, dell’assessore provinciale Paola Orini in rappresentanza del Presidente della Provincia di Cremona e del sindaco di Soncino Francesco Pedretti, anch’egli membro del club dei Borghi più Belli d’Italia.