Il servizio di Mediazione Culturale è un servizio svolto da un mediatore culturale e dall'Assistente Sociale che ha l’obiettivo di facilitare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri, con l’intento di promuove la reciproca conoscenza e comprensione, al fine di favorire un rapporto positivo fra soggetti di culture diverse. Gli elementi che maggiormente caratterizzano i mediatori culturali sono la competenza comunicativa, l’empatia, l’ascolto attivo e la conoscenza sia del Paese di accoglienza, sia del Paese di provenienza (cultura, leggi, tradizioni, ecc.).
Perché la mediazione?
L'Italia conta attualmente circa 2.200.000 immigrati e il numero è destinato ad aumentare. Possiamo parlare, dunque, di una società multietnica, in cui la presenza di persone immigrate è un fenomeno tutt’altro che marginale e sporadico. Il grande afflusso di persone da Paesi diversi significa il delinearsi di un complesso sistema di bisogni, diritti ed esigenze sociali che necessitano una risposta in termini concreti nelle società di accoglienza. Le Istituzioni, le strutture sociali e di servizio pubblico, sono chiamate ad ascoltare la voce di chi giunge nella società e a ridisegnare il proprio operare in una prospettiva di integrazione, interazione ed intercultura.
La mediazione diventa, in questo contesto, un importante strumento per consentire forme civili di accoglienza e di inserimento e per promuovere pari opportunità di accesso per gli immigrati ai servizi pubblici e al mercato del lavoro.
link utili: Centro educazione informazione e sviluppo
Il servizio di mediazione Culturale è garantito e coordinato da Comunità Sociale Cremasca mediante la progettualità a valenza provinciale Reprise.