Ecomuseo dei prati stabili

 

Il pandinasco entra nel territorio ecomuseale della Provincia di Cremona, con i suoi prati stabili a testimonianza di una vocazione agricola indirizzata alla produzione del latte e della sua successiva trasformazione. 

 

“Il territorio come ecomuseo”: una proposta  per percorrere e scoprire il paesaggio, risultato delle relazioni tra gli uomini e l’ambiente, per leggere e comprendere quell’insieme di segni, impronte ed interventi che sono sedi- mentazioni nel presente di sistemi ereditati dal passato e tasselli di un mosaico in continuo divenire.Il progetto è stato ideato al fine di presentare una serie di nuclei territo- riali da frequentare, apprezzare e capire come un enorme museo vivente creato nel tempo dalla natura e dall’uomo ed in continua evoluzione.Un museo “diffuso”, non collocato all’interno di un edificio, la cui esplo- razione risulta però affascinante quanto quella delle raccolte tradizionali: dedicato al paesaggio, mostra come l’ambiente naturale si è modificato per opera delle società umane nel corso del tempo.Nell’area interessata sono perciò messi in evidenza gli elementi ambientali tipici e le componenti antropiche, memoria del lavoro di centi- naia di secoli (il “deposito di fatiche” di cui scriveva Carlo Cattaneo): inse- diamenti, campi, coltivazioni, manufatti, edifici, vie terrestri e vie d’acqua, fabbriche, macchinari e apparecchiature di ogni genere, toponimi, segni di ripartizioni e di processi di appropriazione del territorio, bonifiche, acque- dotti e irrigazioni ...Le risorse biologiche, gli spazi, i beni e gli oggetti vengono segnalati al fine di promuoverne la conservazione, il restauro, la conoscenza, la fruizio- ne e lo sviluppo secondo criteri di sostenibilità.

 

“Il territorio come ecomuseo” iniziato nella porzione settentrionale della provincia di Cremona, è un progetto ormai esteso all’intero territorio pro- vinciale.L’area dell’ecomuseo può essere percorsa, esplorata e goduta da ogni genere di fruitore, purché responsabile e consapevole: la struttura - nella quale le diverse zone sono opportunamente distinte secondo il valore e la fragilità - è infatti facilmente accessibile al pubblico grazie ad un’apposita segnaletica sulle strade, ad una funzionale e mirata cartellonistica, alle piazzole di “sosta istruttiva”, alle siepi e ai boschetti didattici, alle tabelle toponomastiche e idronomastiche commentate.I nuclei territoriali individuati costituiscono quindi un campo d’indagine privilegiato per il mondo della scuola nonché un’area per la sperimentazio- ne di interventi ambientali e per studi di livello superiore volti alla conoscen- za del patrimonio locale. 

 

In allegato la Brochure dei prati del Pandinasco

 

 

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